La Tofala è una masseria seicentesca adagiata su di una lieve collina nelle campagne di Copertino. Un tempo circondata da immensi vigneti e oliveti, essa conserva ancora oggi il paesaggio rupestre tipico del Salento e della sua macchia mediterranea. Il nome deriverebbe dalla parola Tofa, una conchiglia marina di grandi dimensioni che i primi abitanti di queste terre utilizzavano soffiandoci all’interno per emettere un forte suono che serviva a comunicare tra di loro a lunghe distanze.
Nel 1800 la masseria fu acquistata dalla famiglia Del Prete, i quali la utilizzarono come residenza estiva di campagna e ne abbellirono gli interni con pitture e affreschi oggi andati perduti. Era munita di un forno, dove le donne di Copertino si recavano per cuocere il pane, un granaio – situato nell’attuale sala delle colazioni – e un trappeto a giorno, un frantoio per la produzione dell’olio d’oliva che ancora oggi si può ammirare sotto la teca in vetro della camera che prende il suo nome. Molte erano le cavità, i magazzini e le cantine.